venerdì 26 febbraio 2010

A COSA SERVE IL SINDACATO?







A fronte di una gravissima regressione sociale italiana, il debito pubblico nazionale continua a crescere; lo stato italiano andrà in default seguendo sostanzialmente lo stesso destino della propria compagnia di bandiera? L'impressione è che nel Paese come in Alitalia, oramai si possa lavorare gratis ma i conti continuano a peggiorare mentre le aziende che vendono, delocalizzano nell'Europa dell'Est, in Asia, in Africa, quelle che non vendono perchè non possono competere con i costi diproduzione della concorrenza straniera (o nazionale che ha delocalizzato) chiudono definitivimanente i battenti.
Chi dovrebbe difendere i diritti dei lavoratori, sono i sindacati; come operano i principali sindacati nazionali e cioè la famosa "triplice" costituita da CGIL, CISL ed UIL?
Anche le condizioni dei lavoratori italiani e l'operato dei principali sindacati, ricordano tanto l'Argentina degli del anni del crack.

Clip tratti da: Report "Chi non vola è perduto" del 27/4/2008, Report "Gli esternalizzati" del 12/11/2006, Annozero "Sprechi con le ali" del 13/03/2008, Report "il sindacalista" del 26 /10/2008, "Diario del saccheggio" di Fernando Ezequiel Solanas del 2004,

giovedì 18 febbraio 2010

FIAT: UNA MAREA DI AIUTINI?

 
Quando il 15 marzo del 2004, una troupe del canale tedesco RTL chiese a Giorgio Napolitano (allora Presidente della Commissione Affari Costituzionali del Parlamento Europeo)  conto del suo rimborso spese per il viaggio aereo che era di 800 euro mentre lui aveva viaggiato con Virgin Express con meno di 90 euro, egli rispose che rispondeva  "solo ai contribuenti italiani". Bene.
 
Sarebbe interessante sapere allora, perchè nel 1996, il Ministero degli Interni retto all'epoca da Giorgio Napolitano* decise di acquistare 1.200 Fiat Marea seguite da altre 1.950 e successivamente altra 1.019 con l'obittivo finale di acquistarne 5.000 (alla fine, la Polizia dovrebbe averne acquistate circa 7.000) a trattativa privata al prezzo unitario "non proprio stracciato" di 50 milioni di lire più iva provocando tra l'altro le ire della Commissione Europea che pretese dal Governo Italiano l'impegno a non farlo più. 

La Commissione Europea però, non era stata l'unica a restarci male perchè la Marea, qualche problemuccio lo diede anche agli stessi poliziotti: inizialmente l'abitacolo non era isolato così la sirena suonava anche dentro con risultati facilmente imaginabili, il fascione del lampeggiante, più di una volta si era staccato in corsa, i vetri antiproiettile azzurini, di notte creavano non poche difficoltà alla guida, l'allogiamento della pistola mistragliagliatrice M12 è troppo stretto e spesso e volentieri l'arma si incastra mentre i due posti anteriori non sono abbastanza larghi da consentire l'uso dei giubetti antiproiettile che così restano rinchiusi nel bagagliaio; tra gli optional montati sulle Marea va ricordata la "fornitura radio" per 8 milioni, la cappelliera sagomata per 557mila lire, il portaarmi con bloccaggio elettromagnetico per 367mila lire e la sirena e relativo fissaggio sul tetto per appena 784mila lire (Libero Quotidiano 22/2/2001).
Nel 1997 Enzo Bianco succede a Giorgio Napolitano e dal Ministero parte l'ordine di rifornire tutte le pattuglie di Polizia in servizio autostradale di Fiat Marea Station Wagon, ordine "rimangiato" l'anno successivo specificando che l'acquisto poteva essere fatto anche "indipendentemente dalla marca";

l'Autostrada del Brennjero SpA aveva appena concluso una gara che aveva visto vincere l'AUDI proprio contro la Fiat che oltre a perdere la gara, aveva perso anche il ricorso al Tar; la circolare del Ministero, però, gara o non gara, Tar o non Tar, farebbe assegnare in automatico la commessa alla Fiat. Peccato per la Fiat che il dirigente del settore legale della "Autostrada del Brennero" prende carta e penna e scrive al ministero chiedendo come ci si debba comportare in futuro, se la Marea debba essere l'unica macchina acquistabile e se le società autostradali debbano acquistare un'auto solo per il fatto che lo stesso modello viene acquistato dal Viminale. Passano i mesi e distanza di oltre un anno dalla precedente circolare, nei criteri di scelta del parco macchine, la si fa prescindere dalla "marca della vettura".
Peccato che per la rettifica sia passato tempo; l'oggetto del contendere, era la Fiat Marea SW HLX 2.000cc, 20 valvole, con un prezzo concordato con la "Fiat Auto Var" di 39.500.000 lire più iva.(Il Mattino 24/2/2001)
* da non confondere con Giulio Napolitano, suo figlio,Presidente dell'Organo di vigilanza di Telecom e membro del comitato scientifico di Nomisma SpA, la società di consulenze fondata da Prodi e che vede tra i suoi azionisti illustri nomi dell'economia come Mediolanum SpA, Fiat partecipazioni SpA, PIRELLI & C. REAL ESTATE S.P.A., BNP PARIBAS S.A.(F), MEDIOBANCA - Banca di Credito Finanziario S.p.A.,etc.

mercoledì 10 febbraio 2010

LEZIONI DI STATO: IL "GIUSTO" PROCESSO BREVE



L'associazione esterna di stampo mafioso è paraculaggine allo stato puro. Un individuo è mafioso o non è mafioso.

Se è mafioso, niente guanti di velluto ma solo inesorabile pugno di ferro.

Nella guerra tra Stato e mafia, non ci può essere pareggio; quando i servitori dello Stato finiscono sottot erra, lo Stato perde, quando qualche mafioso viene arrestato, la mafia perde ma i servitori di Stato non resuscitano; basta indulgenza, chi non è contro la mafia, è con la mafia e chi è con la mafia, come mafioso deve essere trattato.