martedì 20 aprile 2010

FIAT ED (ALCUNI) AIUTI DI STATO



Un comico (non uno delle migliaia di politici, sindacalisti e giornalisti pagati a peso d'oro) svela una regalia di soldi pubblici (nostri) alla FIAT, azienda che molto deve allo Stato anche in termini di commesse come ad esempio le FIAT Marea della Polizia oltre che di aiuti diretti; sarà un caso che l'Italia ha un impressionante parco di auto blu, 607mila contro le 72mila degli USA, le 61mila della Francia, le 55mila del Regno Unito e le 54mila della Germania. Quante delle 607mila auto blu italiane sono prodotte dal gruppo FIAT? Quante delle auto blu prodotte dal gruppo FIAT, sono prodotte in Italia?

venerdì 9 aprile 2010

IL PREZZO DEL BARILE? È SOLTANTO VIRTUALE


PETROLIO
I PARADOSSI DEL CONTRATTO FUTURE
Tratto da: Panorama Economy 7 Settembre 2005 
"New York è la capitale dell’oro nero. Ma il suo vero valore si forma tenendo conto della produzione texana. Cioè l’1% delle estrazioni mondiali.
Il barile, questo sconosciuto. Lunedì 29 agosto il prezzo del petrolio ha superato quota 69 dollari raggiungendo i massimi storici, con conseguenti grida dall’allarme. Ma come si forma realmente il prezzo del greggio? Tutto, in realtà si basa sui contratti future, ciascuno del valore di 1.000 barili, scambiati su due sole piazze: l’Ipe di Londra e il Nymex di Wall Street.
Peccato che si tratti di opzioni virtuali di acquisto, e per giunta quasi mai messe in pratica, anche perché il quantitativo trattato non corrisponde alle risorse realmente disponibili; lo scorso 11 agosto, per fare un esempio, sono stati scambiati 295 milioni di barili contro 81 estratti. L’incongruenza più forte, però è rappresentata dal fatto che all’Ipe viene contrattato solo il petrolio Brent (ovvero quello estratto al Polo Nord), mentre al Nymex si quota esclusivamente il greggio texano. Insieme, i due indici , valgono cioè appena 600 mila barili al giorno: meno dell’1% delle estrazioni mondiali. Eppure, quell’1% determina sotanzialmente il prezzo del petrolio a livello mondiale.
Paradosso per paradosso, è come se per calcolare il valore di un’utilitaria si utilizzasse come base l’andamento della domanda (per giunta virtuale) di Ferrari e Maserati."
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A parte qualche perplessità sull'esempio "domanda utilitarie - prezzo Ferrari", direi che c'è molto da riflettere sul prezzo del petrolio e sulle materie prime in generale; qualche   dubbio,era già stato espresso un pò di tempo fa.

mercoledì 7 aprile 2010

LA MIGNOTTOCRAZIA BERLUSCONIANA



In un Paese dove i "cervelli" fuggono all'estero e quelli che restano vengono mortificati, ricattati ed umiliati, in un Paese dove milioni di lavoratori percepiscono paghe da fame e milioni di posti di lavoro sono stati persi o si perderanno entro breve a causa di politiche economiche ed industriali fallimentari, (degne di un piano del KGB e/o dei servizi segreti cinesi) perpetrate trasversalmente da oltre 15 anni da una classe dirigente incollata al potere e trasversalmente incapace, il "modello vincente" è rappresentato da chi si piega, chi si prostituisce fisicamente e/o moralmente.
E' veramente deprimente constatare che quella che si spaccia per "opposizione" a tale "mignottocrazia" trova in una escort il baluardo della resistenza a tale sistema mentre la sua stessa classe dirigente "flirta" con il Berlusconi contro cui aizza la propria base che ingenuamente cade nella trappola dell'antiberlusconismo e del "meno peggio".