venerdì 9 aprile 2010

IL PREZZO DEL BARILE? È SOLTANTO VIRTUALE


PETROLIO
I PARADOSSI DEL CONTRATTO FUTURE
Tratto da: Panorama Economy 7 Settembre 2005 
"New York è la capitale dell’oro nero. Ma il suo vero valore si forma tenendo conto della produzione texana. Cioè l’1% delle estrazioni mondiali.
Il barile, questo sconosciuto. Lunedì 29 agosto il prezzo del petrolio ha superato quota 69 dollari raggiungendo i massimi storici, con conseguenti grida dall’allarme. Ma come si forma realmente il prezzo del greggio? Tutto, in realtà si basa sui contratti future, ciascuno del valore di 1.000 barili, scambiati su due sole piazze: l’Ipe di Londra e il Nymex di Wall Street.
Peccato che si tratti di opzioni virtuali di acquisto, e per giunta quasi mai messe in pratica, anche perché il quantitativo trattato non corrisponde alle risorse realmente disponibili; lo scorso 11 agosto, per fare un esempio, sono stati scambiati 295 milioni di barili contro 81 estratti. L’incongruenza più forte, però è rappresentata dal fatto che all’Ipe viene contrattato solo il petrolio Brent (ovvero quello estratto al Polo Nord), mentre al Nymex si quota esclusivamente il greggio texano. Insieme, i due indici , valgono cioè appena 600 mila barili al giorno: meno dell’1% delle estrazioni mondiali. Eppure, quell’1% determina sotanzialmente il prezzo del petrolio a livello mondiale.
Paradosso per paradosso, è come se per calcolare il valore di un’utilitaria si utilizzasse come base l’andamento della domanda (per giunta virtuale) di Ferrari e Maserati."
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A parte qualche perplessità sull'esempio "domanda utilitarie - prezzo Ferrari", direi che c'è molto da riflettere sul prezzo del petrolio e sulle materie prime in generale; qualche   dubbio,era già stato espresso un pò di tempo fa.